Percorso 16 km
Il percorso da 16 km nel tratto iniziale ricalca il tracciato della 9 km. Parte quindi da località Vajont, sulla sponda est del ponte Campelli, passa per Dogna e attraversa la forra del Vajont lungo il “ponte-tubo”.
Ma nel punto in cui il percorso più breve comincia a scendere, un bivio permette di salire fino a raggiungere la quota delle gallerie aperte della strada provinciale della Val Cellina. Il tracciato così si lascia alle spalle il territorio longaronese per entrare in Friuli. Attraverso le aperture delle gallerie è possibile osservare l’imponente arco descritto dalla diga sulla forra, e alle sue spalle la massa della frana e i lastroni di scorrimento del monte Toc.
Il percorso della 16 km attraversa quindi il coronamento della diga su una passerella d’acciaio posta a 260 metri di altezza dal fondo della gola, per poi ripiegare e tornare sulla destra orografica attraversando la frana del Toc.
A questo punto il tracciato sale fino a raggiungere l’abitato di Casso prima di uscire nuovamente sulla valle del Piave e scendere lungo il “Troi de Sant’Antoni”, antica via di comunicazione perdonale tra il piccolo borgo friulano e il bellunese, fino a ricongiungersi sopra Codissago con il percorso della 9 km.
Da qui il tracciato attraversa il ponte in zona Malcolm (qui sorgeva una villa veneta portata via dall’onda del Vajont) e raggiunge l’area di arrivo in Via del Parco, nell’area parcheggio a nord della Longarone Fiere.